PROGETTO INTEGRAZIONE

 

INTEGRAZIONE


INTEGRAZIONE SCOLASTICA

I problemi di una persona diversamente abile possono divenire una risorsa per affrontare i spesso comuni a tante altre persone.
Nelle strutture scolastico–educative, la qualità dell’educazione delle classi migliora con l’impegno
degli operatori nei confronti di bambini diversamente abili.
E’ utile creare progetti di integrazione promuovendo in tal modo l’incontro tra diversità, il che
fornisce alla scuola motivi di dinamismo per il cambiamento, producendo così una costante ricerca
ed un’apertura alla realtà circostante in tutte le sue componenti organizzative.
L’integrazione aiuta a migliorare la qualità educativa delle proposte scolastiche per tutti i bambini,
se riesce a trasmettere nel vissuto quotidiano valori educativi che spesso non sono presi in considerazione da un insegnamento che si limiti a perseguire il “programma”.


L’INTEGRAZIONE COME CAMBIAMENTO.

L’integrazione è un cambiamento è un adattamento reciproco caratterizzato dai seguenti aspetti:
L’integrazione delle competenze e delle professionalità.
Esse riguardano capacità di programmazione, di chiarezza nei processi decisionali, di all’informazione in modo aperto. Tra le competenze riconosciute vi sono quelle che permettono alle
persone di organizzare la vita quotidiana assicurandosi le necessità primarie.
L’integrazione dei linguaggi e degli strumenti di comunicazione.
La persona diversamente abile può avere notevoli vantaggi se l’organizzazione scolastica prevede
l’integrazione tra diverse forme di espressione e comunicazione (dalla comunicazione digitale
attraverso il computer alla comunicazione analogica attraverso espressioni, gesti mimici, immagini
iconografiche; dai messaggi di contenuto ai messaggi di relazione). Tutto questo permette alla
persona diversamente abile un miglior controllo della situazione, la possibilità di strutturare tempo spazio consentendole di usare la situazione per strutturare i propri comportamenti.
L’integrazione delle possibilità.
L’educazione scolastica nei suoi obiettivi dovrebbe prevedere che l’autonomia della persona
diversamente abile sia intesa come capacità (o possibilità) di collaborazione e di integrazione di
strumenti e capacità e non come una capacità illusoria di fare tutto o il più possibile da solo.
L’integrazione non avviene se un bambino diversamente abile impara a fare qualcosa da solo, ma impara “a chi chiedere”, “cosa chiedere”, e “come chiedere”. Se entra cioè in un rapporto di
scambio, di collaborazione e di capacità di organizzarsi con gli “oggetti mediatori”.
In sintesi, un bambino diversamente abile può raggiungere, attraverso “un’integrazione integrata”, capacità di costruirsi gli appoggi di cui ha bisogno per raggiungere un obiettivo.


L’INTEGRAZIONE DELLE CONOSCENZE.

Come già affermato all’inizio di questo capitolo, la presenza di un bambino diversamente abile può
essere vissuta dai coetanei e dagli adulti come un’occasione di conoscenza della sua e delle identità.
I percorsi delle conoscenze possono ben partire da una diversabilità, sviluppando e comprendendo
conoscenze linguistiche, tecnologiche e scientifiche, oltre ad aspetti umani e psicologici.
L’integrazione diventa così un “progetto da vivere” come potenziamento delle conoscenze di tutti individui che si relazionano con il bambino.
Integrare significa, quindi, mettere insieme, combinare elementi separati ed il desiderio di implica pertanto che ciascuna parte manchi di qualcosa.
Giunti alla fine di questo discorso possiamo affermare che il termine integrazione, sin qui utilizzato,
sta ad indicare nei processi educativi scolastici e sociali una ricerca di valori positivi in un processo
di nuove conoscenze che riguardano i rapporti interpersonali, la vita di un piccolo gruppo (un classe) e anche quella di una comunità più vasta. Tratto dalla tesi di diploma – Sezione scuola elementare – del corso di Specializzazione di Sostegno
alle Classi in Presenza di Alunni in Situazione di Handicap (D.L.1641994 nr.325 – L.P. 03.10.91
nr.27 art.17) anno 1997/1999. CORSISTA: LUIGI FELTRIN


LE ATTIVITA’ DIDATTICO-EDUCATIVE PROPOSTE NEL CIRCOLO:

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