MUSICOTERAPIA
Tutti: genitori, insegnanti, animatori e terapeuti dobbiamo….”Contribuire allo sviluppo della personalità del bambino perché, al di là di aspettative, programmi, metodologie, sia considerato come individuo con una sua storia corporeo- sensoriale, che bisogna imparare a leggere per continuare a scrivere insieme nella sua lingua.Il diritto a vivere è diritto a comunicare; questo potenziale comunicativo, presente in ciascun essere vivente è la spinta primaria per tutte le acquisizioni.”
Solo cercando e utilizzando questa risorsa naturale, si può assolvere al compito educativo, aiutando il bambino nella crescita e crescendo noi contemporaneamente nella comunicazione.
Cos’è la musicoterapia ?
Dal punto di vista scientifico la musicoterapia è una disciplina scientifica che si occupa dello studio e della ricerca del complesso “suono – essere umano” (suono musicale e non) con l’obiettivo di ricercare elementi di diagnosi e metodi terapeutici. Dal punto di vista terapeutico, invece, la musicoterapia è una disciplina paramedica che utilizza il suono, la musica e il movimento per provocare effetti regressivi e aprire nuovi canali di comunicazione.
LE ORIGINI
I principi sui quali si fonda la musicoterapia vanno ricercati nella notte dei tempi, agli albori della storia dell’uomo. Ogni popolo ha organizzato, in ogni tempo ed in ogni angolo del pianeta Terra, manifestazioni musicali che confermano il potere del suono, e quindi della musica, sull’essere umano. Lo stesso mito di Orfeo o l’arpa di David testimoniano l’utilizzo della musica a scopi terapeutici. Tutti hanno riconosciuto e riconoscono alla musica il potere di influire sulle emozioni. Le applicazioni di tali principi, quindi la nascita della musicoterapia come disciplina specifica ed efficace, sono però molto recenti e si possono far risalire agli inizi di questo secolo.
Le finalità degli interventi di musicoterapia nella scuola:
Comunicare attraverso linguaggi diversi dal linguaggio verbale, spesso latente e comunque non sufficiente.
Favorire il benessere psichico e fisico in ragazzi normodotati e non.
Avviare processi di inserimento e socializzazione all’interno della classe di ragazzi con problemi.
Metodi utilizzati:
Musicoterapia ricettiva:
incontri di gruppo incentrati sull’ascolto di brani a scelta del conduttore per favorire la conversazione, la reciproca conoscenza e la conoscenza di se stessi, attraverso riflessioni guidate e non.
Musicoterapia attiva di gruppo:
Interazione e comunicazione tra i partecipanti attraverso strumenti musicali. Espressione di emozioni e sentimenti
Musicoterapia recettiva attiva:
Basata su due momenti: ascolto guidato e non, produzione sonora
Finalità: autoconoscenza e relazione interpersonale.
Musicoterapia costruttiva attiva:
Composizione su tema, codificazione, gioco per sviluppare il senso creativo – pratico all’interno di un gruppo eterogeneo e la responsabilità.
Suono e movimento
Giochi e composizioni su temi diversi: animali (serpenti, tartarughe, gatti, ecc..), colori, vocali, elementi, azioni.
Dialogo sonoro:
il lavoro viene a definirsi nel contesto interattivo con il ragazzo stesso, si trasforma e si plasma in relazione a quanto il ragazzo sa e può fare.L’obiettivo è quello di porsi in relazione con lui e di comunicare attraverso la sfera del non verbale. Saper ascoltare, cogliere gesti e suoni significativi che permettono di instaurare una relazione positiva.
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