Soggiorno studio a Dobbiaco raccontato dalla 2D

Ogni anno ad ottobre il nostro istituto organizza, per le seconde classi della scuola secondaria di primo grado, un soggiorno-studio a Dobbiaco, che consente l’osservazione dell’ambiente, lo studio della storia e della cultura locale e l’attività fisica. Le lezioni e le esperienze vissute sul campo rendono possibile un insegnamento interdisciplinare nelle concrete situazioni di vita, e rappresentano un bellissimo apporto alla didattica quotidiana. Alcuni ragazzi di ragazzi di 2D (Mirco Bissacco, Sabrina Safi, Arianna Garolli , Caterina Broll , Michele Baccaglini, Cinzia Talarico, Sara Palumbo, Luca Ravagnani, Francesco Trentini, Kevin Batina, Alice Dorigatti) hanno realizzato un bellissimo e dettagliato resoconto delle esperienze vissute, che desiderano condividere con gli altri e che è possibile leggere per intero qui di seguito e scaricarlo in formato PDF.


La 2aD ricorda la gita a Dobbiaco, svolta all’inizio dell’anno scolastico

VIAGGIO DI ANDATA E SISTEMAZIONE NELLE CAMERE

La nostra scuola ci ha dato una bellissima opportunità: una gita di quattro giorni a Dobbiaco, in Val Pusteria. Il 7 Ottobre del 2014 alle 8.40 eravamo tutti in stazione.  Alle 9.15 abbiamo preso il primo treno e alle 10.00 siamo scesi e ne abbiamo preso un altro. Siamo arrivati all’ostello, chiamato Grand Hotel, alle 11.30; abbiamo depositato le valigie in una sala e siamo andati a visitare il lago di Dobbiaco. Abbiamo camminato per tre ore e mezza e siamo ritornati all´ostello alle 17.00. Lì ci hanno riuniti nella sala dove vi erano le valigie e ci hanno dato le chiavi delle camere. Dopo siamo andati tutti in camera fino alle 19.00 e successivamente siamo scesi a cenare, dopodiché siamo andati tutti in sala giochi fino alle 22.30. Infine siamo andati in camera a dormire. Questa giornata è stata la più bella di tutte!!

Come trascorrevamo il tempo libero a Dobbiaco

Appena tornati all’ostello, quando avevamo finito le nostre attività andavamo ciascuno nella propria stanza. Alcuni andavano a fare la doccia. Si doveva rimanere in camera oppure andare in sala-giochi. Alcuni scendevano giù in cortile per alcuni minuti finché le prof. non ci chiamavano per andare a cenare. LA MENSA: ah, un lusso! Se devo essere sincero è molto meglio della mensa della scuola. Si mangiava da re! Dopo, finita la cena ognuno poteva andare in cortile o in sala-giochi. La sala-giochi era bellissima: chi voleva poteva guardare la televisione, oppure si poteva giocare a carte o a dama. Poi alle nove le prof. ci comunicavano le attività del giorno dopo. Allora ognuno tornava nelle proprie stanze. Alle 22:30 luci spente e a dormire. Poi al mattino pronti per poi iniziare un’altra giornata!

 

GITA AL LAGO DI DOBBIACO

Assieme a una guida di nome Erika, ci siamo inoltrati nel bosco per un percorso di visita al Lago di Dobbiaco. Erika ha consegnato ad ognuno di noi un sacchetto per raccogliere vari tipi di piante per la costruzione di un erbario, che avremmo preparato l’ultimo giorno. Una volta arrivati al lago, abbiamo pranzato con il cibo portato da casa. Terminato il pranzo siamo partiti per il giro del lago, che è stato interessante. L’acqua era cristallina e molto fredda, anzi gelida.  I colori autunnali erano spettacolari: dal giallo, all’arancione, al rosso e al verde; la vegetazione era folta. E´ stata una bella esperienza, divertente e istruttiva.

LAGO DI BRAIES ED ARRAMPICATA Il giorno mercoledì 8 ottobre siamo andati a visitare il lago di Braies. La mattina ci siamo alzati e abbiamo fatto colazione, prendendo poi l’autobus di linea. Alla fine della corsa abbiamo incontrato Lukas, la nostra guida. Con lui abbiamo affrontato la lunga salita di un’ora per arrivare al lago. Durante questa camminata abbiamo avuto la fortuna di poter ammirare alcune specie di animali, come ad esempio lo scoiattolo.  Arrivati, abbiamo ammirato il paesaggio che circondava il meraviglioso lago, i cui margini erano occupati da vegetazione spontanea. Il lago era molto grande e l’acqua era di colore cristallino. Giunti a metà del giro del lago, Lukas ci ha divisi in gruppi, consegnando ad ognuno una scheda con la descrizione di alcuni alberi tipici dí quella zona e facendoceli poi presentare. Terminato il giro, abbiamo percorso la lunga discesa fermandoci per la pausa pranzo. Più tardi abbiamo preso l’autobus che ci ha portati fino all’Ostello della Gioventù.  In seguito ci siamo diretti verso la palestra di roccia artificiale: avremmo dovuto arrampicarci su una vera parete di roccia, al lago di Braies, ma il maltempo non ce lo ha permesso. In palestra ci siamo divisi in due gruppi per svolgere due attività differenti. I componenti del primo gruppo si arrampicavano uno alla volta con alcune imbragature mentre l’istruttore forniva la corda necessaria. Il secondo gruppo si esercitava ad arrampicare svolgendo un’attività chiamata “bulder” cioè arrampicarsi su pareti alte circa 3-4 metri per poi cadere su materassi situati sul pavimento. Al termine di questa giornata siamo arrivati all’Ostello stanchi ma contenti delle attività svolte.

GITA ALLE TRE CIME DI LAVAREDO

Il terzo giorno siamo partiti la mattina dall’albergo per andare alle tre cime. Arrivati ai piedi della montagna abbiamo conosciuto la guida, poi ci siamo incamminati. Durante il cammino la guida ci ha spiegato come sono nate le tre cime e che origine hanno. A metà strada ci siamo fermati per fare merenda e recuperare le forze. Lì la guida ci ha mostrato degli enormi sacchi messi uno sopra all’altro a formare una barriera. Questi sacchi risalgono alla prima guerra mondiale, quando gli alpini combatterono contro l’Impero austro-ungarico. Proseguendo siamo arrivati poco sotto la cima principale. Lì la guida ci ha spiegato che le cime vengono scalate da tantissimi arrampicatori e che la cima più difficile da scalare è quella in mezzo. Poi il gruppo per tornare si è diviso in due: una parte di noi ha intrapreso una strada stretta e con un burrone vicino, l’altra parte ha percorso una strada più tranquilla. Io ero col gruppo della strada stretta. Scendendo si vedeva che sulla collina c’erano delle scritte enormi fatte coi sassi, che da lontano sembravano piccolissime. Continuando siamo arrivati sul dorso della montagna e lì la strada era molto stretta, ma c’era una vista mozzafiato su un dirupo pieno di alberi e rocce che rendevano il paesaggio spettacolare. Poco dopo la guida ci ha lasciato e noi abbiamo finito di fare il giro delle tre cime con gli insegnanti che ci accompagnavano. Alla fine del giro ci siamo ricongiunti ai compagni che avevano fatto un’altra strada, siamo saliti di nuovo sul pullmann e ci siamo fermati presso un lago. Qui gli insegnanti ci hanno lasciato prendere qualcosa da mangiare, poi siamo tornati in albergo. E’ stata una bellissima giornata e le tre cime sono affascinanti   

VISITA AL MUSEO Siamo entrati, ci hanno fatto poggiare gli zaini in una nicchia del muro poi ci siamo precipitati davanti ad una vetrina che conteneva un plastico che rappresentava molte vette alpine. La guida ci ha spiegato il percorso dei fiumi, i nomi delle montagne che c’erano, le valli (per esempio la Val Pusteria), e abbiamo visto le tre cime che avevamo visitato il giorno precedente. In seguito siamo andati in un’altra stanza, dove la guida ci ha spiegato un po’ le caratteristiche degli alberi più diffusi nella zone di Dobbiaco. Avendo finito di parlare degli alberi, ci siamo seduti in una aula per vedere un film che parlava degli animali presenti nei parchi e di come si è formata la natura presente a Dobbiaco.  

IL CENTRO VISITE

L’ultimo giorno che abbiamo trascorso a Dobbiaco, dopo aver visto l’ ”oroscopo celtico degli alberi”, siamo andati al “centro visite” che si trova all’interno dell’ostello di Dobbiaco. Abbiamo guardato un documentario sulle Dolomiti. All’interno della sala erano presenti attrezzature da montagna (corde, moschettoni), un plastico che rappresenta le Dolomiti, armi da guerra e animali imbalsamati.

ORIENTEERING

Dopo la preparazione dell’erbario, siamo andati in una stanza vicina, dove c’era un’insegnante che ci ha accolti e ci ha spiegato quello che avremmo dovuto fare e come seguire la cartina orientandola con la bussola. Dopo la spiegazione ci siamo messi tutti in gruppi da minimo due persone, con cartina e bussola. Abbiamo lasciato gli zaini e siamo usciti fuori. La signora ci ha indicato da dove dovevamo partire. La partenza era proprio all’inizio del bosco dietro l’ostello, il percorso era però tutto su un sentiero, quindi risultava facile da finire. Dovevamo raggiungere delle lanterne. La professoressa ci ha dato il via e siamo subito corsi come dei forsennati verso la prima lanterna. Sulle lanterne c’erano delle pinzatrici per timbrare la mappa. Le lanterne erano otto ed erano sparpagliate per il bosco dietro l’ostello. Eravamo partiti tutti correndo, ma poi, dopo un po’ ci siamo stancati. Un nostro compagno si è perfino perso nel bosco! La guida ha proclamato il vincitore e poi ha mandato alcuni di noi a riprendere le lanterne e a riportarle nella stanza. Finita l’attività di orienteering, siamo andati a mangiare, dopodiché siamo partiti.

Il viaggio di ritorno

Siamo partiti alle dieci dall’ostello dove avevamo soggiornato, per andare a prendere il treno che ci avrebbe portato a Fortezza. Lì i prof. ci hanno avvisato che saremmo arrivati alle 16:30 invece che alle 17:00. Il treno che ci ha portato da Fortezza a Bolzano era di un colore verdognolo ed era sporco. Insomma non era il massimo. Nel tragitto da Fortezza a Bolzano abbiamo chiacchierato e alcuni di noi ha mangiato qualche caramella o delle patatine. Siamo arrivati a Bolzano e c’erano i genitori che ci aspettavano per tornare a casa.

Autori: Mirco Bissacco, Sabrina Safi, Arianna Garolli , Caterina Broll , Michele Baccaglini, Cinzia Talarico, Sara Palumbo, Luca Ravagnani, Francesco Trentini, Kevin Batina, Alice Dorigatti. Curatori: Caterina Broll e Francesco Trentini