Lo “star bene” con se stessi, il sapersi relazionare con l’ambiente circostante (la famiglia, la scuola, il territorio) è il presupposto irrinunciabile che consente all’alunno di realizzare con successo il proprio percorso formativo, in un’ottica di prevenzione precoce di situazioni di disagio e di comportamenti devianti.
L’educazione alla salute deve quindi impegnare tutti gli adulti che entrano in relazione con il soggetto in crescita (genitori, insegnanti, esperti) nell’aiutarlo a prendere coscienza della propria identità, a scegliere valori positivi, ad assumersi responsabilità e ad elaborare un progetto di vita.
Il progetto di educazione alla salute si attua con percorsi articolati nell’arco del triennio, trasversalmente a tutte le discipline, secondo i seguenti obiettivi:
· individuare i valori positivi;
· far prendere coscienza dei fenomeni legati allo sviluppo fisico e psicologico dell’adolescenza;
· facilitare il superamento di situazioni di disagio, anche con l’aiuto di esperti/istituzioni esterne;
· favorire lo sviluppo di un sé equilibrato e consapevole;
· prevenire comportamenti devianti;
· con la consulenza di esperti, sostenere genitori e docenti nel loro ruolo educativo.
Di seguito i progetti da attuare nel corso dell’anno scolastico 2008/2009
1. La fatica di crescere. Fisiologia e psicologia dell’adolescente con particolare riferimento alle problematiche sessuali connesse alla crescita corporea e all’accettazione di sé degli altri nella dinamica di gruppo.
Il progetto, coinvolge tutte le classi terze, parte da una domanda, che costituisce la premessa di tutto il lavoro: perché si è deciso di trattare a scuola il tema dell’educazione o meglio informazione sessuale? In generale oggi non esiste una corretta, coerente e generalizzata educazione sessuale dei giovani, anzi vi è molta disinformazione o peggio informazione distorta. D’altra parte i ragazzi di entrambi i sessi sono molto interessati ai fenomeni connessi al proprio sviluppo fisio-psichico e relazionale e parallelamente i giovani sono continuamente bersagliati da messaggi palesemente e subdolamente accattivanti sul piano erotico-sessuale. Pare infatti che nessun prodotto possa essere venduto e nessuna idea possa essere propagandata senza far leva in modo più o meno manifesto sull’erotismo.
Tutto questo porta inevitabilmente a rendere il problema della sessualità banale e spinge i giovani a praticare il sesso precocemente per essere ammessi e considerati nel gruppo. Ecco perché un simile insegnamento dovrà mirare a creare dei valori morali tali da permettere delle scelte consapevoli e mature nell’adolescente (obiettivo formativo primario).
Più in particolare, gli obiettivi che si perseguono con il presente progetto sono i seguenti:
· far comprendere che la sessualità è una parte integrante della persona e che attraverso il sentimento faccia entrare in relazione l’uno con l’altro;
· evidenziare il carattere riduttivo che spesso si dà al termine sessualità, ridotto solo alla fisicità, mentre invece essa deve allargarsi e armonizzare con la svariata gamma di relazioni umane (sessualità = comunicazione, rapporto con gli altri);
· smascherare il messaggio implicito della pubblicità che presenta un modello della sessualità consumistico e strumentale;
· far prendere coscienza delle problematiche emozionali relative all’approccio con l’altro sesso.
· fornire una chiave di interpretazione psicologica ai fenomeni di disagio e benessere individuali o di gruppo;
· verificare in che misura gli stereotipi maschili e femminili sono presenti nei giovani e così pure i modelli consumistici proposti dai mass-media.
· individuare le principali differenze anatomiche e fisiologiche tra uomo e donna attraverso l’esame dell’apparato genitale maschile e femminile;
· informare sui cambiamenti che intervengono nel corpo dei maschi e delle femmine (caratteri ses suali secondari) e individuare problemi, paure, domande sulle modificazioni che attendono i ragazzi.
Verranno affrontati perciò i seguenti argomenti:
· apparato riproduttivo maschile e femminile;
· fecondazione e riproduzione;
· sviluppo embrionale e parto;
· malattie genetiche e ereditarie;
· la prevenzione delle malattie degli apparati riproduttori;
· rischio aids e contraccezione;
· il mondo giovanile;
· la crisi della preadolescenza e la sessualità;
· i rapporti con gli altri, il gruppo, le relazioni, i sentimenti, il rapporto sessuale;
· conoscere, identificare e decodificare i messaggi pubblicitari che mirano alla vendita di prodotti utilizzando messaggi a sfondo erotico-sessuale.
2. Bulli e Bulle
Interventi della dott.ssa Giuditta Sereni sul problema del bullismo.
Il percorso è articolato in quattro incontri con alcune classi terze (A, C, D, F) e si propone di lavorare sulle emozioni e sulle relazioni con l’altro.
3. Liberi dalle dipendenze
La droga, l’alcool, il fumo, l’abuso dei farmaci, sono nemici collettivi di tutta l’umanità, annidati molto spesso nelle sue forme più evolute di vita. Occorre combatterli con la prevenzione attenta e persuasiva diretta alla promozione di “una cultura dei valori”. Con il presente progetto si intende contribuire a formare personalità capaci di affrontare consapevolmente e criticamente i problemi della società moderna.
Gli obiettivi formativi che si perseguono sono i seguenti:
· prendere coscienza di se stessi, della propria identità, dei propri limiti e capacità;
· riconoscere ed apprezzare i propri meriti e riconoscere e apprezzare anche quello degli altri anche nelle loro diversità (diversamente abili, persone di etnie diverse);
· saper ascoltare e dialogare in un confronto sereno di idee e comportamento;
· sollecitare lo spirito di collaborazione per migliorare l’apporto di tutti;
· spronare e sollecitare tutti, soprattutto i meno motivati al lavoro scolastico e quindi i più esposti al rischio di disagio e devianza, a diventare soggetti attivi, promotori di iniziative e scelte consapevoli in ogni situazione di vita;
· far conoscere i valori in contrapposizione agli pseudo-valori ingannevoli e distruttivi.
Gli obiettivi informativi specifici sono invece così sintetizzati:
· studio del problema della tossicodipendenza, sotto l’aspetto fisico-psicologico e sociale, da droghe legali (tabacco-alcool-psicofarmaci) e da droghe illegali (cannabys- narcotici, stimolanti, eccitanti, psichedelici);
· studio degli apparati coinvolti nell’uso di droghe (apparato respiratorio, circolatorio, digerente, nervoso, ecc..);
· studio delle malattie legate all’uso di droghe e loro costo sociale;
· acquisizione del concetto di droga come causa di malattia grave, pressoché incurabile e mortale (alla stregua del cancro), che si può scegliere e non scegliere di prendere;
· rendere consapevoli che certe abitudini di vita e l’uso sporadico o abituale delle droghe “leggere” creano una mentalità dipendente e favoriscono l’approccio alle droghe “pesanti” (irreversibile);
· mostrare le conseguenze penali a cui va incontro chi fa uso di droga e la commercia (piccolo spaccio);
· raccogliere informazioni sulle strutture del mercato internazionale delle droghe e rendere consapevole che il ruolo del tossicodipendente è quello di “vittima” importante e necessaria per alimentare straordinari guadagni illeciti;
· ricercare interventi sociali, legislativi, terapeutici, repressivi, preventivi, educativi e informativi tesi a ridurre da una parte la quantità di droghe sul mercato (of ferta) e dall’altra la richiesta delle stesse (domande);
· analizzare le motivazioni che portano all’uso di sostanze stupefacenti a riflettere sulle possibili alternative alla loro assunzione.
4. Progetto “ Parliamone”
La nostra scuola prosegue l’iniziativa del progetto pilota Parliamone. Tale progetto, elaborato dal Consiglio di Educazione alla Salute, in collaborazione con il servizio di integrazione e consulenza scolastica, si propone come Sportello di consulenza psicologica e orientamento ai servizi del territorio.
Vengono offerti:
· presenza fissa (a scadenza periodica) dello psicologo nella scuola;
· sostegno/supervisione ai consigli di classe o a gruppi di docenti per particolari problematiche;
· interventi di osservazione/gestione dei conflitti nelle classi;
· percorsi per gruppi di genitori e/o docenti.
Per il funzionamento corretto dello sportello e delle iniziative collaterali, lo psicologo responsabile dello stesso, sarà unico fra le scuole del Polo. Questo anche per garantire continuità fra gli ordini di scuola e, al contempo, una presenza concreta e un’adeguata competenza professionale.
5. Generazione genitori
Il progetto, che consta di due serate informative, ha lo scopo di coinvolgere i genitori dei nuovi alunni di classe prima (D) per favorire la creazione di un gruppo; vuole essere un sostegno per il passaggio dei loro figli dalla scuola elementare alla scuola media e nell’avvicinarsi dell’adolescenza.
]]>